Madonna della Selva (2020)
Dopo la Pasqua celebrata a “porte chiuse”, stessa sorte è toccata alla festività della Madonna della Selva, con l’eccezione che l’immagine è stata portata nella chiesa Parrocchiale e qui onorata per tutta la settimana fino a questa domenica.
Abbiamo pensato di ricordare la storia che accompagna questa festa e che parte da molto lontano, ed è forse questo il motivo per il quale è cosi “sentita e cara” per ogni sangiovannese.
Chiesa di Santa Maria della Selva
Le prime notizie della chiesa sono attestate in documenti nel 1030.
Essa, con il titolo di Santa Maria fu fondata negli anni venti del secolo XI quale chiesa – monastero dall’abate Giovanni (figlio di un tal Dodo), responsabile di una comunità monastica. Successivamente fu costruito il monastero di San Benedetto de Bagnarola (allora ricadente nel territorio di Pontecorvo) di cui la chiesa di Santa Maria divenne cella, insieme al monastero di San Maurizio – Madonna della Guardia.
Secondo una tradizione, sorgeva sul luogo in cui vi era, in origine, l’abitazione di alcuni possidenti: “Un giorno la figlia di uno di essi si ammalo gravemente. I genitori erano disperati e temevano per la sorte della ragazza. Una notte, in preda al delirio della febbre, la fanciulla sognò una donna bellissima con abiti da contadina, che le promise la guarigione. Al suo risveglio la ragazza era perfettamente guarita e, come ringraziamento trasformò un’ala della cascina in chiesetta con l’immagine della Madonna. In seguito, venne chiamata della Selva, perché nel sogno era apparsa tra una folta vegetazione“.
Dalla relazione della Visita Pastorale effettuata tra il 14 aprile 1703 e l’11 gennaio 1704 nella diocesi di Aquino dal suo Vescovo Giuseppe De Carolis, si desume che nel 1704 la chiesa registrava entrate ordinarie “..per dieci ducati e servivano per mantenere il cappellano che vi celebrava messa ogni sabato”.
Nel 1937 circa dodici ettari dell’area vennero venduti dai conti Siniscalchi di Napoli al Generale di Artiglieria Giovanni Manetta (11.02.1895 – 9.12.1964) originario di Pignataro Interamna e coniugato con la sig. ra Santina Bonetti. La Chiesa è ancora di proprietà della famiglia Manetta che l’ha destinata al culto popolare. La zona fu raggiunta dalla luce elettrica nel 1964 grazie all’interessamento dell’Amministrazione del Sindaco Carlo Rescalli (1961-1963) e con la collaborazione del Generale Manetta.
La festa della Madonna della Selva si celebra nella prima domenica dopo Pasqua con grande afflusso di fedeli, provenienti anche dai paesi vicini (in particolare da Pontecorvo)
Vi sono altre località nelle quali il Nome di Maria è venerato sotto il titolo della Selva, benché non vi siano collegamenti con la tradizione sangiovannese: Fagnano Olona (Va), Caprese Michelangelo (Arezzo), Castel Frentano (Ch).
La Redazione.