Lettera del Vescovo
Dopo la visita pastorale che Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo ha svolto nella nostra comunità nel mese di Ottobre, la parrocchia attraverso Don Giorgio, ha inviato una lettera di ringraziamento a Sua Eccellenza per la bellissima esperienza in mezzo a noi come “Buon pastore”.
Di seguito pubblichiamo l’affettuosa risposta ricevuta.
Gerardo Antonazzo
Vescovo di Sora Cassino Aquino Pontecorvo
“Sto alla porta e busso
Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese”
(Ap 3, 20.22)
Lettera alla Parrocchia “San Giovanni Battista”,
in San Giovanni incarico
18-25 ottobre 2020
Carissimo don Giorgio,
carissimi fedeli della comunità parrocchiale,
nel giorno del Signore 18 ottobre 2020, XXIX domenica del T. O., ha avuto inizio lo svolgimento della Visita pastorale del Vescovo, tempo di ascolto e di discernimento pastorale. La Visita è stata aperta nella comunità di San Giovanni Incarico per le parrocchie di San Giovanni Incarico, di Pico e di Isoletta. Accolto dai presbiteri don Giorgio, don Emanuele, p. Agostino, e dai fedeli in rappresentanza delle rispettive comunità parrocchiali ho dato inizio al solenne Rito di apertura della porta della chiesa parrocchiale, e dopo il bacio del crocifisso ho asperso l’assemblea con l’acqua benedetta. Dopo la breve adorazione del SS. Sacramento, ho rivolto un breve saluto ai fedeli radunati in preghiera. Ringrazio il Signore per la cordiale accoglienza che è stata riservata al Vescovo, e per l’intensa partecipazione dell’assemblea alla celebrazione eucaristica.
Nei giorni successivi ho felicemente condiviso i diversi incontri programmati. Ho incontrato i catechisti delle tre comunità parrocchiali nella chiesa di Santa Marina, in Pico. Ho accolto la presentazione dei cammini di ciascuna parrocchia. Con loro ho conversato sulle linee guida dell’Ufficio catechistico nazionale riguardanti la diversa modalità della ripresa della catechesi dell’Iniziazione cristiana. Ho trovato nei catechisti un vivo desiderio di condivisione di quanto esposto, soprattutto per la possibilità concreta di rimettere la famiglia al centro dell’educazione cristiana dei figli.
La visita agli ammalati e la visita al Cimitero, dove abbiamo celebrato l’eucaristia, sono stati due momenti ad alta densità spirituale ed emotiva. La fragilità fisica dovuta alla malattia o all’età avanzata accolta con particolare tenerezza dai propri familiari, il ricordo e la gratitudine verso coloro che ci hanno preceduto nel segno della fede e dormono il sonno della pace, rappresentano due dimensioni esistenziali grazie alle quali impariamo a custodire e valorizzare gli affetti umani e la forza della fede.
L’incontro con i ragazzi e i giovani si è svolto con la disinvoltura del coinvolgimento semplice e naturale. E’ stato un momento di ascolto e di riflessione semplice e profondo. La partecipazione di diversi operatori nella liturgia ha permesso un confronto costruttivo sul valore e sulla bellezza della liturgia “culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e, al tempo stesso, la fonte da cui promana tutta la sua energia”(Sacrsanctum concilium, 10).
Infine, ringrazio l’Amministrazione comunale per la felice accoglienza presso il Palazzo di Città. Lo scambio di riflessioni ha permesso di convergere su comuni intenti di servizio e di promozione sociale e morale dell’intera comunità. In particolare, da parte mia ho stimolato per una sempre più effettiva e concreta azione educativa volta allo sviluppo di una reale cittadinanza attiva soprattutto da parte delle nuove generazioni.
Osservazioni e indicazioni pastorali
Carissimo don Giorgio,
il programma svolto nei giorni della Visita è dettagliatamente descritto nella stesura del Diario ufficiale (che riporto in versione integrale). Le indicazioni che ora suggerisco fanno tesoro di quanto dichiarato dagli operatoti pastorali nella commovente sincera Lettera che mi è stata inviata, ed esprimono anche la volontà del Vescovo di sentirsi parte e partecipe della vita cristiana ordinaria di ogni comunità parrocchiale.
- Ad ogni comunità è richiesta una “conversione pastorale della comunità parrocchiale al servizio della missione evangelizzatrice della chiesa” (Congregazione per il Clero, 07.2020). nel documento citato si dichiara la necessità di esplorare “esperienze nuove, valorizzando la dimensione della comunione e attuando, sotto la guida dei pastori, una sintesi armonica di carismi e vocazioni a servizio dell’annuncio del Vangelo, che meglio corrisponda alle odierne esigenze dell’evangelizzazione” 8n. 1).
- Tutto ciò richiede la formazione di discepoli missionari, un laicato maturo per la missione del vangelo a tutte le famiglie sparse sull’intero territorio, particolarmente quelle dislocate nella vasta area della campagna. Papa Francesco si è così espresso: La parrocchia non è una struttura caduca; proprio perché ha una grande plasticità, può assumere forme molto diverse che richiedono la docilità e la creatività missionaria del pastore e della comunità. Sebbene certamente non sia l’unica istituzione evangelizzatrice, se è capace di riformarsi e adattarsi costantemente, continuerà ad essere «la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie». Questo suppone che realmente stia in contatto con le famiglie e con la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano a se stessi. Però dobbiamo riconoscere che l’appello alla revisione e al rinnovamento delle parrocchie non ha ancora dato sufficienti frutti perché siano ancora più vicine alla gente, e siano ambiti di comunione viva e di partecipazione, e si orientino completamente verso la missione. (Evangelii gaudium, 28).
- L’azione pastorale della comunità merita una condivisione ampia tra tutte le componenti più attive presenti nella realtà parrocchiale e rappresentate nel Consiglio pastorale parrocchiale. Il citato documento afferma: “Lungi dall’essere un semplice organismo burocratico, dunque, il Consiglio pastorale mette in rilievo e realizza la centralità del Popolo di Dio come soggetto e protagonista attivo della missione evangelizzatrice, in virtù del fatto che ogni fedele ha ricevuto i doni dello Spirito attraverso il battesimo e la cresima” ( 110).
- Il gruppo di laici che hanno curato in modo speciale il culto e la devozione alla Madonna della Guardia siano accompagnati, grazie anche alla collaborazione dell’Ufficio diocesano per la Confraternite, a costituirsi in aggregazione ecclesiale regolamento dallo “Statuto diocesano per le confraternite e per le Pie Unioni”.
- Nell’assicurare la doverosa formazione agli operatori pastorali è opportuno che si sviluppi un progetto interparrocchiale distinto per ambiti di impegno (servizi liturgici quali il canto e la proclamazione della Parola, catechesi per i ragazzi e per gli adulti, caritas, pastorale giovanile, oratorio…). Tale scelta strategico interparrocchiale sarà motivo di migliore conoscenza e scambio di risorse umane, spirituali e culturali tra le comunità, arricchimento prezioso di competenza che qualifica l’impegno del servizio a favore delle diverse fasce d’età e della risposta ai bisogni della comunità cristiana.
Quanto mi è stato scritto dagli operatori pastorali lo propongo come sintesi del cammino fatto insieme durante i giorni della Visita. Valorizzato attentamente, basterà questo testo per tracciare il cammino del prossimo futuro: “camminando a fianco ad ognuno di noi, idealmente, ci lascia più coscienti delle nostre reali capacità, più critici, ma costruttivi nelle idee e negli obiettivi che vogliamo raggiungere, più capaci di lottare per il nostro futuro e quello dei nostri figli!!!
In questi giorni ha avuto modo Di incontrare, in più occasioni, gli organismi di Partecipazione: li ha invitati a essere attenti alla vita della Parrocchia e a portare in essa l’annuncio del Vangelo: l’incontro con gli operatori pastorali, ha permesso di sottolineare l’importanza dei vari gruppi come collante con tutta la comunità, suggerendo di inserire in essi le varie figure presenti sul territorio, in modo particolare un referente scolastico, un referente zonale e così via; ha incontrato i Catechisti, ai quali è affidato il compito di guidare i nostri ragazzi nel percorso di fede; la visita al Cimitero, inoltre, ha permesso ai presenti di ascoltare una catechesi sul luogo in sé e sulla Risurrezione come forza che anima la speranza nel presente di ognuno di noi; ha visitato le strutture che accolgono alcuni anziani e ammalati del paese: In loro, con il cuore, ha abbracciato tutti gli ammalati e gli anziani della parrocchia; ha conferito il sacramento della Confermazione ai ragazzi, giunti a questa tappa dopo un faticoso cammino di preparazione; ha incontrato la Confraternita della Pia Congregazione Madonna della Guardia rivolgendo loro il monito di inserire giovani leve; infine ha ascoltato i ragazzi, divertendosi con la loro musica e dandoli stimolo ad impegnarsi ad accogliere le parole del Signore; non per ultimo, ha incontrato le Famiglie e i fidanzati a cui ha rivolto stimoli e indicazioni per una “Pastorale famigliare” all’insegna dell’Amore di Cristo. Da incorniciare la spiegazione dell’immersione del cero nell’acqua durante la funzione del Sabato Santo: L’immersione del cero pasquale nell’acqua è l’unione dell’elemento divino con l’umano, la forza fecondatrice di Cristo generatore di vita nuova, perché tutti quelli che si bagneranno in quest’acqua fecondata diventino figli di Dio”
Carissimi,
la Visita pastorale conferma e incoraggia il cammino ecclesiale di ogni comunità: mentre ringrazio il signore Gesù Vescovo delle nostre anime e ragione della nostra speranza ( 1Pt 5), prego perché la comunità fiorisca nella cura della propria vita cristiana e nel desiderio di costruire le condizioni necessarie per dare un futuro alla Chiesa sul nostro territorio. Ringrazio la Comunità per le espressioni di benevolenza e di gratitudine usate nei confronti del proprio Vescovo. Ringrazio con particolare affetto fraterno i presbiteri don Aurelio e don Antonio Ricci per la disponibilità con la quale continuano a servire la comunità di San Giovanni Incarico e la chiesa diocesana.
Pregate anche per me e per le comunità in attesa della visita pastorale. Vi benedico di cuore.
Sora, 1 novembre 2020
+Gerardo Antonazzo