La comunità celebra la Veglia Pasquale guidata da don Antonio e don Aurelio Ricci

Sabato sera, alle ore 21 in piazza San Giovanni Battista, la comunità si è riunita per la solenne Veglia Pasquale, cuore della liturgia cristiana, presieduta dai parroci don Antonio Ricci e don Aurelio Ricci. La celebrazione si è aperta con la benedizione del fuoco nuovo e del Cero Pasquale, simbolo del Cristo risorto. Dopo aver inciso i segni della croce, dell’alfa e dell’omega e l’anno in corso, il cero è stato acceso dal fuoco nuovo.
In processione, i sacerdoti sono entrati in chiesa, seguiti dai fedeli con le candele accese, dando così inizio al Lucernario. La luce si è diffusa tra i presenti, simbolo della vita che vince le tenebre.
È seguito l’annuncio dell’Exsultet, l’antico inno pasquale che proclama la vittoria della luce sulla notte. La Liturgia della Parola si è sviluppata attraverso sette letture dell’Antico Testamento, con salmi e preghiere che hanno guidato la meditazione. Il Gloria, intonato con gioia e accompagnato dal suono delle campane, ha segnato l’ingresso nel clima pasquale, seguito dalla Lettera di san Paolo e dal Vangelo della resurrezione.
Nell’omelia, don Aurelio ha invitato a vivere la resurrezione come inizio di una vita nuova:
«Cristo è risorto! Non è un annuncio lontano, ma una realtà viva che ci chiama oggi a risorgere con Lui», ha affermato.
Ha esortato ciascuno ad aprirsi alla luce del Risorto anche nelle difficoltà quotidiane:
«La luce del Risorto deve entrare nelle nostre case, nelle nostre relazioni, nelle nostre scelte. Solo se lasciamo spazio alla pace e alla carità, potremo costruire un futuro più umano e più giusto».
E ha concluso:
«Siamo chiamati ad essere uomini e donne di resurrezione. Non spettatori, ma testimoni. Perché ogni gesto d’amore, ogni perdono donato, ogni ferita guarita è Pasqua che continua».
Dopo il rinnovo delle promesse battesimali e la benedizione dell’acqua, si è celebrata la Liturgia eucaristica, culmine della veglia. L’altare addobbato a festa e i canti pasquali hanno accompagnato l’assemblea nella gioia della resurrezione.
La celebrazione è stata curata con attenzione da Vincenzo Nicolella e Franco Gravina, che hanno contribuito a garantire ordine e solennità a ogni momento. I canti, eseguiti dalla Corale Parrocchiale diretta dai maestri Clara Lombardi e Marco Farina, hanno impreziosito la liturgia con sobrietà e profondità, sottolineando la grandezza del mistero celebrato e aiutando i presenti a vivere interiormente ogni passaggio del rito.
Al termine, i sacerdoti hanno rivolto un augurio di pace e speranza a tutta la comunità, ricordando che la Pasqua è un cammino di fede che continua ogni giorno nella testimonianza concreta del Vangelo.














