Don Antonio e Don Aurelio hanno salutato la Comunità
I sacerdoti lasciano la guida della Parrocchia dopo diciotto anni di servizio ricevendo l’abbraccio commosso dell’intera cittadinanza.
La solenne celebrazione Eucaristica di venerdì alle ore 18:30 è stata un momento di preghiera e di ringraziamento durante la quale i due fratelli sacerdoti, don Antonio e don Aurelio Ricci, si sonno congedati ufficialmente dalla comunità dopo un lungo e proficuo servizio.
Non sono mancati momenti di commozione evidenziando l’attaccamento dei parrocchiani ai loro sacerdoti che hanno svolto il servizio pastorale nella comunità di San Giovanni Incarico nella quale sono peraltro nati e dove continueranno a svolgere il ministero sacerdotale.
In questa speciale occasione i due Sacerdoti hanno fatto un breve bilancio della loro missione tra la gente finalizzato all’evangelizzazione e “mosso da uno spirito d’amore e di pace per la crescita di ciascuno”.
Questa la sintesi del breve discorso che ha fatto trasparire la commozione di don Antonio e don Aurelio già pronti a offrire ancora il loro servizio alla comunità, in virtù del Ministero sacerdotale. Parlando del Vangelo e stimolando il popolo Santo di Dio non hanno mancato di esortare tutti i presenti “a proseguire un cammino fondato sull’esempio di Gesù Buon Pastore, sempre pronto a sacrificarsi per il suo gregge”. A queste esortazioni si sono aggiunti i diversi richiami “alla concordia e alla pace, basilare per la crescita di ciascuno”. Con poche e semplici parole hanno lasciato un testamento fondato sull’amore e sull’umiltà, elementi questi che hanno caratterizzato la vita di don Antonio e don Aurelio che si accingono a passare il testimone nelle mani del nuovo parroco.
Terminata la celebrazione Eucaristica si sono tenuti i diversi discorsi di ringraziamento da parte del poeta Domenico Ruscetta, del Consiglio Pastorale Parrocchiale rappresentato da Simonetta Sbardella, da Nazzareno Di Santo presidente dell’associazione Carabinieri in congedo, il rappresentante del gruppo delle famiglie Riccardo Tanzi, per i famigliari la nipote Annalisa Pagani, per l’ufficio telecomunicazioni Michele Antonelli e chiusi infine dal saluto del sindaco Paolo Anche il sindaco di Arce, Germani, ha preso parte a questo evento unitamente al Sindaco di San Giovanni Incarico e ad altre autorità civili e militari.
Il tutto si è concluso con una grande festa in piazza San Giovanni Battista offerta ai due sacerdoti dall’Amministrazione comunale unitamente al Consiglio Pastorale Parrocchiale e con la collaborazione di molti parrocchiani.
L’intervento di Simonetta Sbardella a nome del Consiglio Pastorale Parrochiale
Carissimo Don Antonio, carissimo Don Aurelio, era il 27 settembre del 2001, ma sembra proprio ieri, quando lo Spirito Santo guidò la vostra azione pastorale, fraterna, sinergica, condivisa, nella nostra comunità parrocchiale, la comunità che vi aveva visto nascere, e nella quale, sotto la materna protezione di Maria SS.ma della Guardia, avevate scoperto la vostra straordinaria vocazione.
Due fratelli che insieme seguono Gesù, al modo di Melchisedek: una grazia che fu vissuta intensamente, con gioia e riconoscenza, dai sangiovannesi, dai vostri cari, dalla vostra famiglia, e, in particolare, dalla vostra cara mamma, la cui silenziosa presenza ci è sempre parso che sentiate accanto a voi, in ogni momento del vostro agire.
Tu, Don Aurelio, eri già stato nella tua San Giovanni all’inizio degli anni ’90, coordinatore parroco con Don Americo Tanzi, lasciando già allora segni visibili di ispirato apostolato e di sentita pastorale, ma è stato con il tuo caro fratello, Don Antonio, che hai combattuto con rinnovata forza la buona battaglia e hai dato l’esempio di come l’amore fraterno possa essere carburante inesauribile al servizio della Parola.
Il Vostro contributo di uomini e di sacerdoti si è rivelato significativo per noi: abbiamo imparato e ricevuto tanto, anche per la preziosa intensità delle vostre omelie e della vostra catechesi.
In questi anni avete svolto costantemente la vostra missione facendo risplendere la figura del Cristo, il Buon Pastore, che ama e protegge il suo gregge. Come guide e pastori, avete amato, noi, il gregge che il Signore vi ha affidato, avete conosciuto uno a uno per nome, avete avuto a cuore i lontani o dispersi nella Fede, e con attenta discrezione avete ricucito o sanato situazioni lacerate o compromesse.
Avete prestato immensa attenzione agli ammalati, tesoro geloso da custodire, perché presenza di Cristo sofferente nella comunità, proclamando non solo la Parola che salva e rende liberi, ma dando testimonianza del Dio vivente nelle specie Eucaristiche, nutrimento del corpo e dell’anima. E perché essi non si sentissero esclusi dalla vita comunitaria avete realizzato la televisione parrocchiale, esempio di come la tecnologia possa essere strumento al servizio di una evangelizzazione adeguata ai tempi.
Con sapienza e amore instancabile, guidati e sostenuti dalla forza dello Spirito Santo, avete stimolato tutti noi a contemplare il volto misericordioso di Cristo e quello materno della Chiesa, che in suo nome perdona i peccati, sostiene nelle debolezze, cura le lacerazioni, non stancandovi mai di ricordare la nostra chiamata ad essere un “cuor solo ed un anima sola”, invitandoci a gustare la gioia della riconciliazione piena con Dio e manifestando sempre un atteggiamento costruttivo in ogni situazione, mettendo sempre davanti il bene (la Comunità, la Parola, la testimonianza personale…) con il sorriso sul volto e grande fiducia nella Provvidenza.
E come non ricordare un evento che rimarrà perenne nei nostri cuori e nella storia di questo popolo: il tempo giubilare del 2015, e l’aggregazione perpetua alla Basilica lateranense che celebrava degnamente il millenario della nostra e vostra celeste patrona: la Madonna della Guardia.
In questi anni avete benedetto l’amore sull’altare di tanti giovani, accompagnato all’ultima dimora terrena tanti fedeli, consacrato come figli di Dio tantissimi bambini, costituito la splendida Corale, riorganizzato un fiorente e motivato Gruppo Catechistico, contribuito ad istituire la Pia Congregazione di Maria SS.ma della Guardia, dato valore e risalto ai Gruppi Ecclesiali, del Decoro della chiesa, del Consiglio Pastorale, della Caritas, e sempre ci avete aiutato a riflettere sul senso del Trascendente. La crisi che il mondo occidentale sta vivendo, del resto, è una crisi del rapporto con Dio, che lascia spazio a voci di confusione e incertezza. E voi avete fondato la vostra vita e il vostro apostolato sul rispetto per la persona, sullo stupore di fronte ai bimbi, agli innamorati, all’amore dei genitori, agli anziani, ai familiari che vedono mancare il proprio congiunto, ai sofferenti. Rispetto e perdono, questa è stata la strada che avete tracciato. La felicità sta nel dare, nell’offrire, nel donare, più che nel ricevere: questo ci avete insegnato.
Oggi, provati dalle sofferenze fisiche ma mai domi in nome della Buona Novella, dopo diciotto anni di encomiabile ministero sacerdotale a San Giovanni Incarico, esercitato in solidum, cioè in condivisione vera, appassionata, totale, e 55 anni di vita religiosa per don Antonio e 53 per don Aurelio, ora il Signore vi chiama a una nuova tappa del vostro percorso. Che non è il riposo, si badi bene, o il collocamento in quiescenza, per usare un termine caro ai burocrati.
E’ invece ancora Servizio. Instancabile, costante, senza fine, per la Parola.
Non ci lascerete. Questo lo sappiamo. Come non avete mai lasciato davvero i parrocchiani delle vostre precedenti comunità. Quante volte, durante le vostre celebrazioni, gruppi di Roccasecca, Pontecorvo, Isoletta e delle altre parrocchie che la Provvidenza ha posto sulla vostra strada di pastori, si sono presentati in chiesa, vi hanno cercato, vi hanno incontrato per pregare insieme! Per San Giovanni, però, siamo consapevoli che la vostra è una predilezione speciale.
Ci avete detto: “Non saremo più i vostri parroci, ma per voi ci saremo sempre, e saremo vicini al nuovo pastore, perché si può non essere più parroci, ma si sarà sempre sacerdoti.”
Il vostro insegnamento è e sarà per sempre la nostra forza, avendo nel cuore le vostre parole, continueremo a collaborare con chi il Signore ha mandato al vostro posto e voi non sarete mai delusi dal nostro comportamento.
Certo, la spiritualità che ci avete donato non eviterà oggi di farci sentire il dolore di questo distacco e se qualche lacrima scenderà sul nostro volto, dovete accettarla non come una fragilità spirituale, ma come segno del nostro grande affetto e di ringraziamento per quello che avete fatto per tutta la popolazione di San Giovanni Incarico e di tutte le vostre parrocchie.
Ogni distacco è fonte di sofferenza, perché rescinde, in qualche modo, alcune relazioni umane. Sono sempre passaggi particolari: si vorrebbe che i legami significativi avessero il sapore dell’eternità e non i tratti della finitezza.
In questo caso, il distacco è ancora più sofferto, ma è anche significativo perché ci permette di scoprire nel nostro cuore, nel silenzio mesto di questi momenti, i profondi sentimenti di gratitudine, di affetto e di stima nei vostri confronti.
Sappiamo di non essere cristiani perfetti, ma con voi e per voi ringraziamo il Signore: riconosciamo che voi siete stati per noi un Suo dono, un grande dono. Vogliamo che questa giornata di ringraziamento salga a Dio anche come la nostra supplica per voi, perché il “Padrone della vigna”, continui a rendere fecondo di bene e di opere il vostro sacerdozio per moltissimi anni ancora, dovunque sarete, a servizio della Chiesa e della Parola.
Vi chiediamo di continuare a tenerci presenti nella preghiera, tutta la nostra comunità e tutte le persone che vi hanno conosciuto e vi amano, nel Signore, perché non abbiamo a soccombere nel seguire Cristo, e, sorretti dalla forza dello Spirito, sappiamo essere con rinnovata forza e coraggio testimoni del Suo amore.
Dio vi benedica oggi, domani, sempre. Grazie.
Il saluto del Sindaco Paolo Fallone a nome dell’intera cittadinanza
Oggi, carissimi don Antonio e don Aurelio siamo qui per ringraziarvi per il servizio reso alla nostra comunità per oltre 18 anni.
La vostra missione pastorale è stata caratterizzata da un profondo legame a questa terra, nella quale siete cresciuti condividendo un percorso di vita fondato sul dono di essere anche fratelli. Un legame che sono certo è riuscito ad imprimere una impronta indelebile alla vostra missione sacerdotale, orientata al servizio verso i fratelli secondo lo spirito evangelico.
Un tempo proficuo segnato da tanti momenti di fede che hanno contribuito alla crescita di ciascuno di noi attraverso il raggiungimento di molti traguardi caratterizzati anche da molteplici cadute. Esperienze, queste, che ci hanno fatto sperimentare la forza e la gioia di rialzarci, con l’aiuto di Dio e della nostra cara Madonna della Guardia. La vostra presenza è stata e sarà sempre fondamentale, essendo divenuti, nel tempo, un punto di riferimento e custodi di tante anime.
Siete e sarete per noi un tesoro che costudiremo gelosi nei nostri cuori. Una grande forza e una vera ricchezza che ci sprona ad andare avanti per proseguire un cammino pieno di sorprese, con lo stimolo di ricercare la strada che conduce a Cristo, speranza dell’umanità. Questo ci avete insegnato e continuerete ad insegnarci con la vostra testimonianza.
Ricordo ancora oggi quando diversi anni fa, all’inizio della vostra missione quale parroci nel nostro paese, anche io intrapresi la mia esperienza aggregativa con il Presepe Vivente e poi la Passione di Cristo. Iniziative queste che voi supportaste con entusiasmo. Eventi, questi, stimolati della tradizione Cristiana Cattolica che nel nostro paese sono diventati degli appuntamenti capaci di aggregare tante persone che sperimentano la gioia dello stare insieme.
Vogliamo ringraziarvi oltre che per il servizio reso alla comunità, anche per tutti gli stimoli dati a ciascuno di noi passando attraverso i sentimenti e i valori del cristianesimo.
Ora tocca a noi rassicuravi ed esservi vicini all’inizio di questa nuova fase della vostra vita durate la quale continuerete ad esercitare il ministero sacerdotale e sarete ancora un punto di riferimento portando con voi le vostre esperienze e, nel cuore, ciascuno di noi.
Grazie carissimi don Antonio e don Aurelio a nome dell’intera amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza per tutto quello che avete fatto e per quello che continuerete a fare.
Avremo ancora tante cose da fare insieme, voi siamo certi che continuerete a lavorare per la crescita della Comunità in una veste diversa ma con lo stesso entusiasmo.
Un abbraccio a te don Antonio e a te don Aurelio, da tutti noi che vi vogliamo un mondo di bene, certi che continuerete ad essere i nostri angeli custodi.